Oggi è il 24 dicembre 2029, ore 23.59, meno o quasi.
Non ho mai imparato a scrivere. Scrivere è come dipingere,
solo che lo fai con le parole. Adesso ci sono le scuole che ti insegnano a farlo. Paghi migliaia di euro, puoi dire che ti sei diplomato in una scuola
dove ti insegnano a scrivere, ma continui a non saperlo fare e nessuno pubblica
i tuoi pezzi.
La forma si impara, la tecnica si acquisisce, la capacità di
suonare con le corde dell’anima degli animi degli esseri viventi è un dono del
cielo.
Ho appena litigato con Babbo Natale, quello vero intendo.
Porta i regali solo a chi gli crede.
Babbo Natale salta nel tempo, è buono e ubiquo, così riesce a
portare i regali a tutti, ovvero ormai a nessuno, perché nessuno gli crede.
Io invece non so scrivere senza musica. E non ti azzardare a
leggermi senza.
Però so volare. So viaggiare tra cinque dimensioni, so
piangere, emozionarmi.
Qualcuno per caso è capace di piangere? Non è mica così
semplice.
Io so credere. Ho l’incommensurabile difetto di non smettere
mai di farlo, contro tutti e contro tutto. Distruggimi 1000 volte e io
risorgerò 1001.
I guerrieri della luce e i principi a volte leggono i fumetti,
lavorano nel posto sbagliato e sanno piangere. Sanno credere.
Babbo Natale vuole premiare solo chi crede. Per questo abbiamo
litigato.
Ho litigato con Babbo Natale perché so credere. Gli ho detto
che i regali si portano a tutti, anche a chi non crede, anche ai grandi che
pensano di sapere tutto, soprattutto a quelli che pensano di sapere tutto, che
giudicano tutto e tutti, senza mai esitare, senza mai dubitare, dall’alto del
loro mondo di cartapesta fatto di immutabili certezze, senza colori e senza
musica.
Ho detto a Santa Claus che li porto io i regali a quelli li.
Lui li porta a chi crede, io a chi non crede. Lui dice che spreco il mio tempo,
che tanto è inutile, che queste persone mi faranno soffrire, che faranno
soffrire il mondo e io non salverò nessuno.
Io so volare. Parlo con Babbo Natale, qualche volta anche con
le sue renne. So piangere, ridere, sento i colori e vedo la musica.
Io porterò i regali a chi non crede perché possa credere.
Porterò i regali a chi sa tutto perché possa dubitare, a chi non sa piangere
per gli altri perché possa gustare il sapore amaro delle lacrime, perché veda i
colori dell’amore e l’infinità divina dell’esistenza.
Babbo Natale dice che mi faranno male. Per 1000 volte che mi
distruggeranno io risorgerò 1002. E non vi azzardate a lasciare la vostra vita
senza musica.
Raffaele Ranieri – tutti i
diritti riservati
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